Se sei un medico italiano iscritto all’Ordine dei Medici e lavori all’estero, l’obbligo di versare i contributi all’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) dipende dalla tua situazione lavorativa e previdenziale.
Obbligo di versamento all’ENPAM
- Quota A: Tutti i medici iscritti all’Ordine dei Medici in Italia sono tenuti a versare i contributi alla Quota A dell’ENPAM, indipendentemente dall’effettivo esercizio della professione (pensionati) o dal luogo in cui si lavora in Italia.
- Quota B: Se svolgi attività libero-professionale in Italia, sei tenuto a versare anche i contributi alla Quota B dell’ENPAM, calcolati in base al reddito professionale dichiarato.
Esenzione dal versamento dei contributi
Se lavori all’estero e versi i contributi previdenziali nel paese in cui eserciti, puoi richiedere l’esonero dal versamento dei contributi all’ENPAM. Per ottenere l’esonero, devi inviare una richiesta all’indirizzo email previdenza.internazionale@enpam.it, allegando dei documenti che attestino che lavori effettivamente all’estero e che stai versando in quel paese i contributi previdenziali:
- II formulario A1 rilasciato dalla struttura previdenziale dello Stato estero europeo dove si lavora ( con gli Stati Uniti esiste una convenzione bilaterale che consente al medico/odontoiatra di poter pagare i contributi in un solo Stato. In questo caso per l’esonero è necessario utilizzare il formulario Usa/It4)
- Una copia del contratto di lavoro all’estero.
- Le ultime buste paga, che evidenzino i contributi previdenziali versati nel paese estero.
- Una copia della certificazione fiscale annuale
L’ENPAM solitamente risponde in pochi giorni o settimane, confermando l’esonero via email. Nella stessa mail solitamente l’Enpam ricorda al medico che qualora decidesse di ritornare a lavorare in Italia deve segnalare questo cambiamento rapidamente all’ ente Enpam che riaprirà la sua posizione previdenziale italiana.
Per essere chiari il medico che lavora e versa i contributi previdenziali all’estero può orientarsi in due modi:
- Chiedere la cancellazione dall’ordine dei medici italiano e domandare l’esonero dei contributi previdenziali Enpam.
Oppure:
- Chiedere solo l’esonero dei contributi previdenziali Enpam, mantenendo l’iscrizione all’ordine dei medici italiano pagando le quote di iscrizioni annuali.
Oppure:
Totalizzazione dei contributi
Se hai versato contributi previdenziali sia in Italia che all’estero, puoi beneficiare della totalizzazione internazionale, Regolamento CE n. 883/2004 per i paesi europei, per il calcolo della pensione. Questo meccanismo consente di sommare i periodi di contribuzione maturati in diversi paesi dell’Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo, in Svizzera e negli Stati Uniti, a condizione che i periodi non siano coincidenti.
Cosa fare? E Cosa succede al momento della Totalizzazione Internazionale (Convenzione UE)?
- Mantieni la documentazione di entrambi i versamenti (ENPAM e altro ente previdenziale UE).
- Al momento della pensione, potrai presentare la domanda a uno solo dei due enti, che coordinerà con l’altro.
- Ogni paese calcolerà una quota proporzionale di pensione in base ai contributi versati lì.
Rimborso dei contributi versati all’Enpam
In caso venga accettato un esonero e ci fossero dei contributi versati nel periodo “esonerato”, gli uffici possono accettare una domanda di rimborso che potrà essere totale o parziale a seconda dei casi.
- L’esonero retroattivo dall’ENPAM (se applicabile):
Se non eri a conoscenza dell’obbligo di chiedere l’esonero mentre lavoravi all’estero, puoi provare a ottenere un’esenzione retroattiva, ma non è garantita.
Passaggi:
- Scrivi a: previdenza.internazionale@enpam.it
- Spiega la tua situazione: medico iscritto in Italia, ma lavoravi all’estero, con contributi versati lì.
- Allega:
- Contratti di lavoro esteri
- Prova di contribuzione in un altro sistema previdenziale UE
- Eventuali dichiarazioni fiscali nel paese estero
- Una lettera motivata con richiesta di esonero e/o rimborso retroattivo
PUOI VERSARE CONTRIBUTI IN DUE PAESI?
Sì, è possibile, ma:
- Ogni sistema previdenziale segue le sue regole.
- Devi risiedere fiscalmente in un solo paese e dichiarare gli eventuali redditi esteri secondo le convenzioni contro la doppia imposizione.
- I contributi non si perdono, ma possono essere:
- Totalizzati come abbiamo già spiegato
- Oppure accumulati separatamente, con diritto a due pensioni distinte.
E L’ENPAM?
L’ENPAM è un ente di previdenza obbligatoria per i medici italiani iscritti all’Ordine. Non è un fondo integrativo privato, ma:
- Se lavori all’estero, puoi continuare a versare contributi ENPAM volontariamente (ad esempio alla Quota B) come forma di previdenza aggiuntiva.
- In questo modo, puoi trattare l’ENPAM come un “secondo pilastro” volontario.
ATTENZIONE A:
- Doppia contribuzione: può essere costosa, e in alcuni casi inutile se non hai un piano per maturare anni sufficienti in entrambi i sistemi.
- Nessun rimborso automatico da parte dell’ENPAM se decidi dopo anni che non ti serve.
- Impatto fiscale: le pensioni saranno tassate secondo le convenzioni bilaterali tra i paesi.
CONSIGLIO PRATICO
Se vuoi usare l’ENPAM come forma di previdenza integrativa:
- Informa l’ENPAM della tua situazione e valuta con loro la convenienza del versamento volontario.
- Considera anche un fondo pensione privato italiano o europeo, che potrebbe darti più flessibilità e maggiore rendimento.