
Medici tra Italia ed estero: come funziona la tassazione per chi lavora oltre confine
In un mondo sempre più mobile e interconnesso, sono numerosi i medici italiani che decidono di esercitare la propria professione anche all’estero, così come non mancano i colleghi iscritti all’AIRE che desiderano mantenere un’attività, anche saltuaria, in Italia. Ma cosa prevede la normativa fiscale in questi casi? Dove vanno pagate le tasse? Quali obblighi dichiarativi esistono? Vediamo di fare chiarezza su una questione spesso complessa e fonte di dubbi per molti professionisti sanitari. Medico residente in Italia che lavora anche all’estero: tassazione mondiale Chi è fiscalmente residente in Italia è soggetto al principio della tassazione mondiale dei redditi. Questo significa che deve dichiarare tutti i redditi percepiti, ovunque siano stati prodotti, sia in Italia che all’estero. Il concetto di residenza fiscale è stabilito dall’art. 2 del TUIR: un soggetto è considerato residente in Italia se, per almeno 183 giorni all’anno, risulta: iscritto all’anagrafe della popolazione residente; oppure ha in Italia